GEOLOGIA E CULTURA
A seconda della loro posizione rispetto all’Alta Murgia o alle Premurge, la vocazione delle comunità che abitano questo territorio è stata profondamente influenzata dagli agenti geologici. L’acqua sotterranea, la presenza di grotte, canyon, suoli argillosi e calcareniti facilmente scavabili hanno plasmato non solo il paesaggio, ma anche l’identità culturale di queste comunità. Ogni area dell’Aspirante Geoparco presenta peculiarità uniche, legate non solo alla storia, ma anche al diverso substrato roccioso e alla composizione delle acque che influenzano il sapore dei cibi, come il pane, l’olio e il vino, a seconda della zona.
Le antiche tecniche per preservare le risorse idriche, come la raccolta della neve, offrono un’occasione per spiegare e comprendere i cambiamenti climatici che oggi interessano l’area. L’educazione e l’affezione al territorio sono fondamentali per creare una nuova vocazione, che riprenda e modernizzi l’antica tradizione agricola e pastorale di sussistenza, orientandola verso una coltivazione e un allevamento sostenibili.
Nel Novecento, la presenza di rocce preziose ha alimentato un boom economico in Puglia, con l’estrazione e l’esportazione di minerali e lapidei in tutto il mondo. Nel tempo, la concorrenza di prodotti stranieri e spesso meno costosi ha determinato uno stop nell’attività di estrazione, aprendo a nuove opportunità per l’Aspirante Geoparco, permettendo, ad esempio, la scoperta di impronte di dinosauro in diverse cave (spicca tra queste Cava Pontrelli) e offrendo la possibilità di trasformare questi siti in luoghi di scoperta, tutela e valorizzazione del territorio.
Il prossimo passo per Murgeopark sarà trasformare le cave (come è avvenuto di recente con la riqualificazione delle Miniere di Bauxite), un tempo oggetto di abbandono di rifiuti, in veri e propri musei a cielo aperto, attraverso attività di divulgazione e sensibilizzazione delle comunità.